PENSIERI RACCOLTI IN UN QUADRO SURREALISTA

Non so se ci sia differenza tra una tela di un dipinto a mano e lo scritto dello stesso scenario. Ma usando le parole direi che non mi sono mai sentita abbastanza bella per te. Ho sempre pensato che non fosse il momento giusto. Eppure da qualche parte dentro me ho continuato a coltivare questa certezza di essere comunque sia tua.  Forse in un dipinto ci metterei le nubi che lungo la linea dell’orizzonte incontrano il sole, i cui raggi si riflettono nel mare tempestoso. O forse una piccola casetta in cima ad una collina, sola e abbandonata, ma dentro calorosa e accogliente. O semplicemente disegnerei una canna arrotolata tra le mani di un ragazzo innocente.

 Uomo, donna, che differenza fa, non siamo mai abbastanza l’un per l’altra. Il tempo passa e le ferite rimangono imperterrite lì, le stesse, forse inaridite dai solchi del tempo. Cosa cambia se si cerca di sfuggire da se stessi, dalle proprie insicurezze? Fin dove si può arrivare? Se quel che lasciamo rimane sempre lì pronto ad accoglierci non appena ci fermiamo.

Voglio descrivere il silenzio. Sembra inquietante. Scuro. Vuoto. Eppure io sento un sacco di voci, di paure. Sembra che lo spazio lasci il tempo alle insicurezze e prendendole per mano ci balli insieme al ritmo delle note di una dolce melodia che come una ninna nanna le addormenta e le mette a tacere, lì nel fondo del loro gomitolo da dove si sono srotolate. 

IL SILENZIO è LA MIA TERRA. QUI COLTIVO SOGNI ANCHE CONCRETI.. O PER NULLA

Stai aspettando quella chiamata che non arriva mai, non sai che vino portare a cena, non sai se ti risponderà o meno, se invitare fuori la persona che vuoi conoscere o aspettare, o magari invitarla a casa?

Beh, non ci pensare. È meglio se ti distrai e lasci tutto per un attimo da parte. Lascia scorrere le meningi, come l’acqua in un fiume, una volta passato il torrente tornerà limpida e ogni cosa tornerà al proprio posto. Tutto sarà esattamente dove tu vuoi che sia. Cerca solo di distaccarti da questo pensiero ossessivo e metterci tutta quest’energia in qualcosa altro, magari di costruttivo, almeno per qualcun’altro.

Insistere e perdersi in inutili paranoie non conduce che al fallimento delle briciole di speranza che si possa ancora costruire qualcosa, ma come ogni cosa deve fare il suo corso e prendere il proprio posto. Tu lo hai già deciso nel momento in cui hai pensato di farlo. Ora tocca a te aspettare disinteressatamente, come fosse una cosa come un’altra, senza alcuna importanza.

Chi lo sa, magari quando meno te lo aspetti ti chiama. Prova! 

La sottile linea di confine tra il piacere fisico e quello mentale

Mi fai risplendere la mia anima sulle tue labbra quando sorridi. A volte mi basta questo per essere felice. Eppure dentro me qualcosa mi porta più a fondo. Non so se sia la voglia mia di godere o piuttosto la consapevolezza di far venire te. Forse dipende se si è donna o uomo. O forse fa lo stesso. Chissà quale sia la reale differenza tra maschio e femmina. Io credo che il piacere sia un miscuglio di emozioni che nascono dal cervello e scivolano dentro le vene per attraversare l’intero corpo fino a scoppiare in un inno di gioia infinita, costellata dalla brillantezza delle tue lacrime sul mio viso.  Altre volte invece mi sembra sia un esigenza fisica immediata, come fosse una questione di vita o di morte, senza alcuno spazio alle emozioni. Ma chi sa come si faccia ad essere felici se non appagando se stessi per primi? 

Stai provando a fare qualcosa e non ti riesce? È troppo difficile e non hai voglia?

Lascia perdere! È la cosa migliore che tu possa fare. Non serve a nessuno nulla fatto controvoglia. Ce ne sarà sicuramente qualcuno che lo faccia meglio di te al posto tuo. Non incaponirti a perdere tempo prezioso in cui puoi dedicarti a qualsiasi altra cosa ti riesca meglio. Ad oggi ormai se ne può ricavare una professione da quasi ogni hobby.  Scegli una cosa che ti piace e comincia a coltivarla. Non importa cosa sia, basta che almeno di questo tu non possa lamentarti. Forse non ci crederai ma è proprio concentrandoti sulle tue passioni, sui tuoi punti di forza, apparentemente anche insignificanti (come ad esempio uscire con la fidanzata) che verrà fuori il meglio di te e la ruota comincerà a girare. Non so dove ti porterà ma sicuramente in un posto più adatto a te di quello che cerchi di inseguire per false credenze o vane aspettative. Non avere paura di vivere la vita invece di aspettare che il tempo passi e gli altri decidano per te mentre tu affondi nella consuetudine ordinaria decisa da altri: persone, sistemi, non importa. Prendi le redini in mano e comincia a trottare piano piano verso mete sconosciute: intriganti misteri ti condurranno un passo dietro l’altro lungo sentieri sempre più ripidi fino a farti arrivare in cima alla montagna ed è proprio da lì che vedrai distese infinite di verde e cime innevate. Ed è da questo nuovo spettro che troverai la prospettiva giusta e la tua via da seguire. Ma come fai a vederla ora se sei infognato negli abissi degli usi comuni e non sei pronto nemmeno tu a darti una chance?